..ricordi e riflessioni domenicali...
La domenica mattina è la parte di settimana che preferisco!
Lo è sempre stata a dir la verità, ma le modalità d'uso del tempo sono cambiate con gli anni.
Da bambina me la godevo con il mio papà..che stava fuori casa tutta la settimana per lavoro e la domenica doveva conciliare 500 cose, tra cui riposarsi, riparare o sistemare qualcosa in casa e passare del tempo con la sua famiglia.
Nei miei ricordi, quelle domeniche mattine, sanno di Celentano o Elvis, di cacciaviti e chiavi inglesi, di damigiane di vino da imbottigliare, di fresco di garage, di spugne piene di schiuma e macchine da lavare.
Ho osservato, aiutato e imparato.
Il tempo passato con lui non potevo immaginarlo in miglior modo.
Non volevo giocare..potevo giocare tutta la settimana.
La domenica mattina facevo l'aiutante ed ero fiera.
C'è stato poi un periodo in cui la domenica mattina era estremamente vicina al sabato sera..troppo vicina..quasi un tutt'uno. Si andava a dormire che era già giorno e ci si svegliava con l'odore delle lasagne perché quello del caffè aveva bussato alla porta e non aveva ottenuto risposta.
Quelle domeniche in cui, scendevo le scale con due sporte ...per contenere le occhiaie e pranzavo in pigiama, con il sonno in faccia e una cera imbarazzante..ebbene si.
...dai sarà capitato anche a voi no?? o.O
Quelle domeniche che era già praticamente pomeriggio, che mi rendevo conto di aver perso mezza giornata, ma in fin dei conti lavoravo e studiavo tutta la settimana, uscivo solo di sabato sera e la domenica mattina era l'unico momento in cui potevo dormire.
Durò relativamente poco quel periodo..la sensazione di perdere tempo non mi è mai piaciuta.
Vivere da sola mi ha insegnato ad ottimizzare..a ottimizzare tutto in realtà, i soldi, le risorse, lo spazio, il tempo..e la domenica mattina è diventata "faccio una torta mentre prendo un caffè con un'amica e mentre la torta cuoce pulisco casa".
Ho amato questo periodo, me lo sono goduto ora dopo ora, minuto dopo minuto e credo, anzi so, che mi capiterà di rimpiangerlo.
Senza quelle domeniche mattine e senza quei 3 anni, penso che ora non sarei la stessa persona.
Poi ci sono le nostre domeniche mattina.
Quelle in cui ci si sveglia non troppo presto, ma neanche troppo tardi. Che si ha il tempo di fare tutto. Quelle che il pranzo non è stato pensato dal giorno prima, ma in casa c'è sempre tutto l'occorrente. Quelle in cui lo vedo arrivare in cucina chiedendo "e io cosa posso fare?? dai voglio aiutarti!" .
"Apri il vino intanto..che festeggiamo!".
INGREDIENTI (ABBONDANTI) X 2 PERSONE:
250 GR DI RIZ ROUGE DELLA CAMARGUE
200 GR DI FAVE (LE MIE SURGELATE PROVENGONO DA UNA SCORTA ABBONDANTE DELL'ORTO DELLA ZIA)
UNA VENTINA DI GAMBERI
1 ETTO DI LARDO DI COLONNATA A FETTE
1 CIPOLLA DORATA
MEZZO BICCHIERE DI VINO BIANCO
1 LITRO DI BRODO VEGETALE
OLIO EVO
SALE
PEPE
Il riso rosso integrale della Camargue è un riso integrale selvatico, per cui prodotto in quantità limitata. E' un riso molto particolare con una cariosside dal colore rosso intenso e l'interno bianco.
E' un riso che va cotto a lungo, ma nonostante questo non scuoce, anzi rimane piuttosto croccante.
Cuocendolo ho notato che non "risotta" come gli altri, quindi non crea quella famosa cremina che lega i chicchi come in un normale risotto, i chicchi quindi rimangono piuttosto separati, ma ha un sapore veramente unico e dolce che è buono anche da mangiare solo bollito senza condimenti.
Allora, per prima cosa mettete a stufare le fave, mettete metà cipolla a soffriggere in olio evo e aggiungete le fave. Salate e aggiungete un bicchiere di brodo vegetale e lasciate cuocere per una mezz'oretta.
Pelate i gamberi, privateli del filamento scuro che hanno sul dorso e avvolgeteli in metà fetta di lardo di colonnata. Ne ho usata metà per ogni gambero perché il lardo è parecchio saporito e non volevo che coprisse totalmente il sapore del gambero. Ne ho preparati 6 per ogni porzione e li ho lasciati da parte.
Mentre il riso si cuoce, frullate le fave e passatele in modo da privarle delle bucce, formando così una cremina densa ma liscia. Poi battete a coltello il restante lardo di colonnata e tagliate a tocchetti i restanti gamberi.
Quando il riso sarà giunto a cottura, 5 minuti prima di spegnere il fuoco aggiungete il lardo e mescolate aspettando che si sciolga e in ultimo aggiungete i gamberi a tocchetti, mescolate e lasciate cuocere per 5 minuti.
Per ultimissimo, passate i gamberi in un filo d'olio evo, giusto 2 minuti per parte, in modo che il lardo si sciolga e si attacchi bene al gambero. Non cuoceteli troppo altrimenti risulteranno duri.
"Speriamo sia buono"..
"Che dubbi hai?? Io ne ho zero!!"
Due calici di ribolla gialla..
"Mmm..che meraviglia.."
"Si cavolo è proprio buono!"
"Brava amore!"
Cin...
Alle nostre domeniche mattina!...e alle vostre!!